Gli uomini e la mancanza del contatto umano.
Perché gli uomini hanno bisogno di più tocchi platonici nella loro vita
Nella cultura odierna, crediamo che gli uomini non possano mai essere del tutto attendibili nel regno della fisicità. Sospettiamo che, appena sorge l’opportunità, gli uomini ritorneranno al sesso senza preavviso. in fondo l’uomo è cacciatore.
Collettivamente e inconsciamente si pensa che gli uomini non sappiano come connettersi fisicamente diversamente. Gli uomini non sanno controllarsi. Gli uomini sono come dei cani quando si parla del regno della fisicità.
Da che ne so, non c’è una narrazione corrispondente per le donne.
Isolamento tattile
Di conseguenza, dimostrare di essere affidabili, sensibili è diventato il compito di ogni uomo, giorno per giorno e caso per caso. In parte, perché in passato tanti uomini si sono comportati male. E così, dimostriamo la nostra affidabilità eliminando del tutto il tocco fisico in qualsiasi contesto in cui vi sia persino il minimo dubbio sulle nostre intenzioni. Il che significa, purtroppo, qualsiasi contesto umano che incontriamo.
Ed invece “Abbiamo bisogno di toccare”. E siamo tagliati fuori da tutto ciò. Il risultato è dunque l’isolamento del tocco.”
E cosa significa tutto ciò per gli uomini? Isolamento fisico ed emotivo. È dimostrato che essere tagliati fuori dal contatto fisico aumenta lo stress, riduce la stima di sé e non crea comunità. Gli uomini di oggi camminano nelle folle delle nostre città soli, in un deserto di sconnessione. Affamati e impotenti di connessione fisica.
Abbiamo bisogno di toccare. Ne siamo ormai tagliati fuori. Il risultato è l’isolamento del tocco.
Il comfort di contatto
Quanto spesso gli uomini hanno l’occasione di esprimere l’affetto con un tocco platonico? Quanto spesso accade tra uomini? O tra uomini e donne? Non una stretta di mano o un abbraccio, ma il contatto fisico duraturo tra due persone che è intimo e personale, ma non sessuale. Intendo tra le persone che non sono amanti e non lo saranno mai. Pensiama tenersi per mano. O appoggiandosi l’uno all’alto. Sedersi insieme. Questo genere di cose. Solo il comfort del contatto. E se sei un uomo, immagina cinque minuti di contatto con un altro uomo. Quanto rapidamente questa idea solleva il brutto spettro dell’omofobia? E perché?
Mentre le donne sono molto più libere di impegnarsi in un contatto fisico l’una con l’altra, gli uomini rimangono sospettosi quando toccano gli altri. C’è un solo spazio nella nostra cultura in cui il contatto fisico platonico a lungo termine è condonato per gli uomini, e che è tra i padri ed i loro figli quando ancora molto piccoli.
Una mancanza di connessione fisica
Da bambino e da adolescente, il contatto tra me e gli altri semplicemente non è mai accaduto, se non come forza fisica o sgradito bullismo.
Ancora oggi il contatto con gli amici maschi è sempre breve; una stretta di mano, o una pacca sulla spalla. Abbracci con uomini o donne sono strani, una coreografia comica sale l’imbarazzo. Spalle in dentro, sederi all’infuori, cercando di trasmettere a chiunque possa vederci che non stiamo per avere un momento sessuale. Stiamo lavorando duramente per essere visti come sessualmente neutri e che non gioiamo mai di questi momenti di connessione fisica.
Non solo noi uomini diffidiamo degli altri in questo generale confusione sul tocco fisico, ma alla lunga anni di vergogna e di giudizio ci hanno fatto diffidare di noi stessi. Mi è piaciuto troppo? Sto avendo pensieri tabù? Questa diffidenza ci lascia incerti sul toccare un altro essere umano a meno che non abbiamo stabilito precedentemente regole molto chiare.
Spesso ci arrendiamo e riduciamo queste le regole nell’ambito di una relazione, 3liminando ogni contatti platonico. Ci permettiamo un confortante tocco di lunga durata con le nostre fidanzate o fidanzati. Di conseguenza tutti i nostri bisogni affettivi sono bisogni da assegnati ad una sola persona, per quanto amorevole e generosa possa essere.
Questo ci porta alla domanda, come possiamo insegnare ai nostri figli a capire come funziona il tatto? Come distinguere il sessuale dal platonico? È il piacere del contatto umano intrinsecamente sessuale in una certa misura? Dubito che sia una domanda che l’uomo medio italiano si sarebbe mai posto. Dopo generazioni di shaming sessuale unti machista hanno reso questa domanda essenziale. Mettendo il timore del sessuale in primo piano in tutte le nostre interazioni, abbiamo gettato fuori il bambino con l’acqua sporca, evitando tutto il contatto piuttosto che rischiare persino un accenno di tocco sessuale indesiderato.
Desiderio di una reale connessione
C’è da meravigliarsi se le relazioni sessuali nella nostra cultura sono così cariche di rabbia e paura? I ragazzi giovani vengono scaricati su un’isola deserta di isolamento fisico, e l’unico modo per avere un qualche tipo di comfort è quello di entrare nello spazio del contatto sessuale per ottenere la connessione di cui hanno bisogno.
Questo rende le relazioni sessuali un’esperienza con una posta in gioco molto più alta di quello che già dovrebbe essere. In antitesi resta il contatto aggressivo, il bullismo o gli sport estremi.
Se gli uomini potessero comunicare il loro bisogno di connessione fisica attraverso un insieme molto più ampio di relazioni platoniche, farebbero meraviglie per il nostro senso di connessione in questo mondo. Così com’è, non riusciamo nemmeno a gestire un abbraccio proprio perché non possiamo modellare ciò che non è mai stato modellato per noi.
Il valore del tocco
Abbiamo anziani in case di riposo che vengono visitati da cani che possono accarezzarli e coccolarli. Questo aiuta a migliorare la loro salute ed il loro stato d’animo emotivo. È dovuto al potere del contatto tra le creature viventi. Perché sono ci persone di buon cuore, che portano in giro i cani nelle case di persone anziane? Perché nessuno tocca queste persone anziane.
Conosciamo il valore del tatto, anche se facciamo tutto il possibile per proteggerci da esso.
Gli anziani dovrebbero avere nipoti seduti sulle loro gambe sogni giorno, o una mano calda umana da tenere, non dei Pomerania che vengono una volta alla settimana. Tuttavia, abbiamo messo un cane sulle loro gambe invece di dargli un tocco umano, perché noi rimaniamo una cultura che ritiene il contatto umano altamente sospetto. Conosciamo il valore del tatto, anche se facciamo tutto il possibile per proteggerci da esso.
Paura del giudizio
Per noi uomini esiste una lunga lista di ragioni per le quali non siamo a nostro agio con il tatto:
– Temiamo di essere etichettati come sessualmente inappropriati dalle donne.
– Viviamo in una cultura omofobica in modo che tutti i contatti tra gli uomini siano sospetti.
– Non vogliamo rischiare alcun accenno di essere sessuale nei confronti dei bambini.
– Non vogliamo rischiare il nostro status di macho
– Non vogliamo mai affrontare il rifiuto quando ci esponiamo.
Ma alla radice di tutte queste razionalizzazioni difettose c’è il fatto che la maggior parte degli uomini non sono mai stati istruiti a fare tocchi non-sessuali. In genere non ci viene insegnato che siamo in grado di toccare e di essere toccati come un’espressione platonica di gioioso contatto umano. Di conseguenza, il tocco troppo inappropriato ed eccessivamente sessuale che la nostra società teme fortemente, rafforza la nostra cultura auto compiendo la profezia contro gli uomini e il tatto. Nel frattempo, questa incapacità di connettersi comodamente attraverso il tocco ha lasciato gli uomini emotivamente isolati, contribuendo alle percentuali crescenti di alcolismo, depressione e abusi.
La proibizione contro il tocco platonico
E se la mancanza di tocco platonico stesse inducendo alcuni uomini ad essere troppo aggressivi verso le donne, che, come custodi del tocco delicato stanno portando un fardello che non potrebbero mai sperare di gestire pienamente? Le donne, sono probabilmente sia vittime e, in collaborazione con gli uomini, tutori del divieto contro il tocco platonico ? L’impatto della nostra fobia collettiva del tocco è sentito da ogni singolo uomo, donna e bambino.
Brené Brown, con il suo intervento al TED Talk, intitolato “Il potere della vulnerabilità” ha discusso a lungo circa le limitazioni che gli uomini affrontano quando tentano di esprimere la vulnerabilità nella nostra cultura. Lei osserva il livello in cui gli uomini sono circoscritti dalle aspettative della nostra cultura su ciò che ad un uomo è o non è permesso fare. Direi anche che le limitazioni poste agli uomini si estendono alla loro espressione fisica attraverso il tocco. E sono altrettanto dannose in quell’ambito.
Il risveglio del tatto
E dunque orami ora di risvegliare il tocco. Capire quanto sia essenziale imparare a toccarsi, abbracciarsi e restare nel contatto fisico, rieducarsi al piacere e allentare il legame tra tocca e sessualità.
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